Le azioni

Le fasi operative per il coinvolgimento della attività di ristorazione etnica e per lo svolgimento del progetto sono le seguenti:

PREPARAZIONE E AVVIO DEL PROGETTO

LE AZIONI

ANALISI DEL CONTESTO
PREPARAZIONE DELLE SPERIMENTAZIONI

Costruzione della lista e relativa mappa delle attività di ristorazione a cui presentare il progetto (circa 400); analisi della direttiva SUP e comprensione delle possibili criticità nella sua attuazione; comprensione dei principali errori commessi nella differenziazione dei rifiuti e delle criticità che ne derivano.

Scrittura dei questionari per le interviste con i ristoratori, preparazione del sito di progetto e del materiale informativo da distribuire, tradotti nelle diverse lingue del progetto; creazione della app per la raccolta dei dati sulle attività di ristorazione; selezione e formazione dei mediatori culturali sulle tematiche del progetto.

RISULTATI

Conoscenza dei problemi e delle opportunità relative all’utilizzo di plastica monouso legato ai servizi di ristorazione; panoramica sulla disponibilità dei prodotti adatti a sostituire le plastiche non compostabili monouso; mappatura delle attività di ristorazione potenzialmente coinvolgibili.

SPERIMENTAZIONI E MONITORAGGIO

LE AZIONI

PRE-INGAGGIO
INGAGGIO
MONITORAGGIO

Tutte le attività di ristorazione potenzialmente coinvolgibili vengono contattate per presentare il progetto e verificare l’interesse alla partecipazione.

I mediatori, accompagnati dal personale di Amsa e Aprica, visitano le attività che aderiscono al progetto (se ne stimano circa 80), coinvolgendole in un incontro di formazione sui temi delle plastiche monouso e della raccolta differenziata, durante il quale rispondono al questionario. Tutte le attività di ristorazione coinvolte ricevono le food bag compostabili fornite dal progetto e ad alcune viene proposta un’analisi merceologica dei loro rifiuti.

Al termine del periodo di sperimentazione, si incontrano di nuovo le attività di ristorazione, a cui si consegnano i diplomi di partecipazione e da cui si raccolgono i commenti sulla sperimentazione delle food bag, valutando il livello di sostituzione raggiunto nei prodotti banditi dalla SUP. Vengono forniti i risultati delle analisi merceologiche alle attività coinvolte.

RISULTATI

Diminuzione dei prodotti in plastica non compostabile monouso e miglioramento della qualità della raccolta differenziata per almeno l’80% delle attività di ristorazione coinvolte; comprensione dell’impatto dell’emergenza Covid-19 sull’uso di plastica monouso e sui servizi di asporto e consegna a domicilio; maggiore integrazione delle attività di ristorazione nel tessuto sociale della città.

FORMALIZZAZIONE E CONDIVISIONE DEI RISULTATI

LE AZIONI

I risultati raggiunti e le evidenze raccolte vengono discussi con esperti di diversi settori e presentati durante tre incontri aperti nei tre comuni interessati (Bergamo, Brescia, Milano). Il modello utilizzato nel progetto viene formalizzato in un report finale e in un manuale operativo, per renderlo trasferibile ad altri territori.

RISULTATI

Quadro completo delle conclusioni tratte dal progetto ed eventuali suggerimenti per il futuro; recepimento istituzionale del modello sperimentato da parte dei comuni di Bergamo, Brescia e Milano; trasferimento del modello presso altri comuni interessati; raccolta di informazioni utili per le aziende che si occupano della raccolta differenziata.